Songs

 

 
   Il progetto LEMUR si è finora realizzato esclusivamente attraverso l'attività live e, quasi con orgoglio (ma solo per finta, giusto per non far trapelare un gran dispiacere), confermiamo che, ad oggi, non esiste alcun disco ufficiale.

Esistono tuttavia tantissime registrazioni rubate ad esibizioni dal vivo se non a qualche raro momento passato in studio di registrazione, sempre con una qualità di presa o di esecuzione piuttosto sacrificanti per le nostre aspettative... non sappiamo neanche con quali motivi sia più dignitoso giustificarsi e per questo non lo facciamo. Ma ci fa piacere comunque dare la possibilità di ascoltare alcuni nostri braniscaricandoli da questo sito, per farsi un'idea o solo per ricordarsi un concerto visto o una serata piacevole passata con la nostra colonna sonora.

Ci rammarichiamo se le versioni riportate qui sotto non riescono a trasmettere, specialmente a chi non ci ha mai visto in azione, l'energia e la gioia che da anni proviamo nel proprorle dal vivo.

 
 

 

   
  Nuvole Di Oblio   studioDemo - maggio2005   
 

A Mio Modo

live al TAXI - aprile 2005  
Non Me Ne Frega Niente -   live al Mer - marzo 2006
  Di Notte -

live al CPG di Giarre il 3 agosto 2006

VIDEO - live al MuzikFest2007 

 
 

Da Non Crederci -

 

 
  Dannosa Incompetenza -    
  Brividi -    
  Nevrosi -    
  IndieGaragePopSong -   studioDemo - luglio2007  
Jasmine -

 studioDemo - agosto 2009  

Motorbeach -

live alla rassegna LunatickRock del 2009 presso LaVela (CT)

 

 

 

Testi

Nuvole Di Oblio

Si, fanno nuvole di me

Si, fanno favole di me

 

Scivola rotola stimola collera

Tienimi ancora

 

E’ solo  un rumore  quel tono  le tue

Parole  fan eco  nella mia  coscienza

Il ricordo  di quella  che ero  confonde

Il sogno  di quella  che adesso  non sono

 

Taglia un bisbiglio il silenzio quel suono

Rubato diventa violenza ma un cuore

Malato sa far differenza tra un vero

Sorriso e uno scherno vigliacco

 

 

A Mio Modo

La tua sfera magica distorce gli angoli

nati dai percorsi irregolari dei miei di

Trovo un mio equilibrio su sentieri ripidi

ma non riesco a fare più veloce di così

 

Implosioni devastanti fanno un boom di me

Mentre fuori non c’è tempo di pensare che

Tutto è in folle corsa, tutto nasce e muore senza chiedersi perché

Libero mercato, codice barrato soffocato dai cliché

 

Vivo come so

E faccio del mio peggio

Per somigliare a te

Per essermi diverso per uscire da me stesso

 

Nessun dorma Tutti fuori Il capitano è qua

Ci comanda Ci pretende Vita o libertà

Tutti sulla riga O sopra una lettiga Obbedienti o a testa in giù

Ma la cosa puzza Rabbia che s’incazza E dice che non ci sta più

 

Vivo come so

E faccio del mio peggio

Per somigliare a te

Per essermi diverso per uscire da me stesso

 

Sotto i baffi rider è il potere che mi do

A mio modo ironico un giudizio esprimerò

Sotto i baffi rider è il piacere che mi do

A mio modo è isterico l’effetto che ne avrò

 

 

Non Me Ne Frega Niente

 

Sporche Colorate

Gocce Profumate

Lacrime Di Luce Disegnate Da Una Voce

Senti cosa dice

Tremula ti piace

Altro che riposo io non riesco a darmi pace

 

Sognare, è l'unica cosa del lasciarsi andare

 

Lasciami soffrire

Non mi contraddire

Non ti sto a sentire ma continuo a singhiozzare

Frasi tra le righe

Smorfie dalle rughe

Schiacciano i rimorsi su ferite mai sanate

 

sfogare... la rabbia addosso comincio ad urlare

 

Non m'interessa se… non so

mettermi fretta ora..

Cosa m'importa se…lo so

cosa è sbagliato e cosa no

  

 

So cosa vuoi dire,

Non li sto a sentire

I soliti discorsi terminati ad alta voce

Voglia di tradire

Non mi fa dormire

Strappa le lenzuola il suo pensiero non consola

 

Sognare, è l'unica cosa del lasciarsi andare

 

Sono da scoprire

Non ti sto a mentire

Sono i desideri liberati dai sospiri

Dolce, un pò sensuale

Tenero e fatale

Fuoco di cartone... abbagli come un'illusione

 

Tornar è già un'altra volta, posso risbagliare?

 

Cosa m’importa se… non so

mettermi fretta ora..

Non m’interessa se…lo so

Cosa è sbagliato e cosa no

  

 

 

Di Notte

Notte di luna pallida esalazioni sacre e fumi dai falò

Non mi sembra vero avere un passo certo in quest'oscurità

s’intravedono villaggi, miraggi lontani di una civiltà

C’è qualcuno che dorme lì dietro al muro, lo sento mi sente la sveglierò...

 

...io sto bene, quassù

...che conviene, non pensare più

quasi salto, laggiù

piedi uniti, nel blu...

 

Luna coi suoi crateri e desideri spenti da un vento solare il giorno

Luna che è stanca di stare a guardare gli amanti del fuoco vicino al mare

Luna che vorrebbe farsi capire ma piange rugiada la notte è svanita

Luna che si nasconde col cielo stellato al mattino che è quasi arrivato...

 

...io sto bene, quassù

...che conviene, non pensare più

quasi salto, laggiù

piedi uniti, nel blu...

 

Resta ad ascoltare il vento fresco che c’è

L’aria può bruciare, solo un cenno tuo, a me  

 

(brano nato all'epoca dei RumoreDiFondo che si coglie l'occasione di salutare con nostalgia )

 
     

Dannosa Incompetenza

L’ambiguità è una vera arte:

giocala bene... giocala bene...

 

uniformità messa in disparte:

a chi conviene... a chi conviene!?! 

 

    Un’altra piaga tra le tante amenità: 

giunge come un terno al lotto: è la retroattività!

 

    Ricorda bene: ciò che è detto è detto...

tienti le tue faq! chiuse nel cassetto...

 

 

    residue briciole aneliamo...

but they're flied away, just as you say "hey!"

 

così sui cervelli noi lucriamo...

you can't do this way: they're better than you say!

 

    Facci sapere, sapere cosa fare!

    Facci sapere, dove dobbiamo andare!

 

    Voglio sapere perché devo scollinare

    e non viaggiare, viaggiare in alto mare!

 

 

Inevitabilmente prima o poi la finirai

di limitarti a fare solo cose che non sai

Inevitabilmente prima o poi ci lascerai!

 

 

Da Non Crederci

 

Io mi domando se prima o poi

Tornassero insieme i fantasmi di noi

Riuscirei a guardarli in faccia?

Riuscirei a sentirmi roccia?

O forse è stupido pensare

Ch’era più comodo restare

Della vita appesi al filo

Che t’illude e lascia solo

Penso che in fondo sparire è lo stesso

Quello che conta è il penultimo passo

Più vomitare è l’istinto che senti

Più “riproviamo” ti muore fra i denti

 

Mi diverte essere triste e disperato

Ballo sopra il letto e canto a perdifiato

Faccio feste e sembro quasi spensierato

Ma mi chiedo quale senso ha tutto ciò ch’è capitato

   

Consola un po il soffrire d’amore

Mentre nel mondo si spara e si muore

Vallo a spiegare tu al mio gatto

Ch’è sempre beato li sul tetto

Venga quel santo e cominci a spiegare

Come alle bestie io debba parlare

Nuovi alfabeti codifiche in gesti

Litri di vino ma fuori dai pasti

Sputa quel rospo che in testa ti raspa

Godi ogni giorno di vita che resta

Non è banale riuscirli a contare

Ma può far comodo barare

 

Mi diverte essere triste e disperato

Ballo sopra il letto e canto a perdifiato

Faccio feste e sembro quasi spensierato

Ma mi chiedo quale senso ha tutto ciò ch’è capitato

 

 

Brividi

Puoi scommetterci non è

La migliore fine

Questo inizio fievole

Traccerà un confine

Certo lo attraverserei

 

Voci intorno e su di me

Di impaziente stasi

Cerco l’ora che non c’è

Sussurrando frasi

Che so che non ascolterai

 

Brividi

Brividi

 

Vorrei sfiorare appena il ghiaccio

Che mi trova gelido qua

Sto per tagliare in gola il cappio

che mi inchioda rigido qua


Scorre intorno e su di me

Il tempo e un altro inverno

Rubo immagini di te

Impacciato e fermo

 

non so se non mi cambierai

 

 

Potrei splendere se vuoi

Se fermassi il tempo

Potrei esplodere se vuoi

Ne parlassi in tempo

 

E allora si mi ascolterai

 

 

Brividi

Brividi

 

Vorrei sfiorare appena il ghiaccio

Che mi trova gelido qua

Sto per tagliare in gola il cappio

che mi inchioda rigido qua

 

 

Nevrosi

 

 

 

 

Indie garage pop song

Fuori è caldo ma congelerei

Di letargo questi giorni miei

Che attendo

Già mi rendo conto che potrei

Fare i conti e arrivo fino a sei

Milioni

 

Di parole di canzoni che

Son cresciute tutte intorno a te

Che file…

Provo ancora ad aspettare un po

Un insistere che non si può

Capire

 

Spiegami un po

Ho quasi il sospetto che

                    "Sarà che non sarà come volevi tu"

Ascoltami un po

Adesso scommetto che

                    "Sarà che non sarà come credevi tu"

 

 

Fuori è caldo ma congelerei

Ogni istante intorno agli occhi miei

Osservo

 Sto gelando anche se scioglierei

Nodi in gola e sciarpe che mi dai

Maglioni

 

Trova il modo di capire che

L’abitudine non fa per me

Sospiro

 So che ancora una speranza c’è

Finché un cuore pulserà con me

Che ridi?

Aspettami un po

Adesso lo ammetto che...

                    "Sarà che non sarà come volevi tu"

Ascoltami un po

stavolta prometto che

                           "Sarà che non sarà come temevi tu"

Oggi Vorrei un'indie-pop-song

 

 

Jasmine

Lei cammina a piedi scalzi
in mezzo ai cocci di bottiglia
di trentacinque Moretti
i poltergeist hanno fatto bagordi

Non che sia un vero problema
certe presenze fanno compagnia
lei ci convive piuttosto bene
la casa è grande e senza antenna TV

 

Per un peccato originale
te ne dà due sciocchi e banali
lava l'anima più bianca del bianco
stupida candeggina
 

Lei non crede nei fantasmi
e i fantasmi hanno paura di lei
lei non crede nei fantasmi
e nei saldi di fine stagione

Lei non crede nei fantasmi
e i fantasmi hanno paura di lei
lei non crede nei fantasmi
raccoglie gatti neri e specchi rotti
 

C'è qualcuno al campanello
l'uomo in nero ha fatto in fretta
che potenza questo numero verde
“Emergenze Sataniche”

Questo tizio col riporto
è davvero organizzato
superliquidator d'acquasanta
ostie e croci in quantità

Lei non crede nei fantasmi
e i fantasmi hanno paura di lei
lei non crede nei fantasmi
e negli oroscopi in TV
 
ABRA! CADA! BRADA! CARBA!
 
Abracadabradacarba
tira fuori una bacchetta
dalla borsetta finto-Prada
e l'esorcista taglia a fette!
AH! AH! AH! AH! AH! AH! AH!...

Lei non crede nei fantasmi
e i fantasmi hanno paura di lei
lei non crede nei fantasmi
e non chiede mai perdono...


 

Testo scritto nell'estate del 2009 da Giuseppe Iacobaci, traduttore, già cantante nei Long Hair In Three Stages

 

 

Motorbeach

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